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Theodor W. Adorno (1903-1969) è stato, con Max Horkheimer e Herbert Marcuse, uno dei maestri della Scuola di Francoforte, la più vivace comunità intellettuale tedesca del secondo Novecento. Il libro ripercorre le tappe dell'itinerario filosofico adorniano: la formazione nella Germania degli anni Venti e l'amicizia con Walter Benjamin, l'esilio in Inghilterra e negli Stati Uniti dopo la presa del potere di Hitler, il ritorno in Germania nel secondo dopoguerra. Tra i protagonisti della vita culturale tedesca, Adorno è stato capace come pochi di segnare con i suoi contributi molti e diversi campi del sapere, dalla teoria della musica alla critica letteraria, dalla sociologia (che lo vide impegnato in un'aspra polemica con Popper sul metodo delle scienze sociali) alla filosofia e all'estetica. Il libro presta particolare attenzione alla elaborazione adorniana di una filosofa dialettica "aperta" e "negativa", in decisa contrapposizione tanto a quella di Heidegger quanto al pensiero positivista e scientista.